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Elezioni amministrative 2021: la vera novità è il Movimento 3V

Andrea Tosatto
Andrea Tosatto, candidato sindaco di Bologna

La vera novità delle elezioni amministrative del 2021 è il Movimento 3V, che è riuscito a presentare i suoi candidati in dieci importanti città italiane.
Non si tratta di una novità in termini assoluti perché, nelle elezioni regionali del 2020, i 3V erano già presenti in quattro regioni (vedi tabella).
Ma oggi il Movimento acquisisce una dimensione nazionale che lo accredita come unica alternativa per gli elettori che non condividono la narrazione dominante sul Covid-19, sul Green Pass e sulla politica economica e sociale di Draghi.

Infatti l’imbarazzante comportamento di tutti i partiti presenti in Parlamento (anche di Fratelli d’Italia) non può che sconcertare chiunque non si ritrovi sulle posizioni mainstream.  E, d’altro canto, le altre forze di cultura alternativa hanno avuto serie difficoltà a reperire candidati adeguati sui territori locali.

Ancora Italia, ad esempio, non ci risulta si presenti alle elezioni amministrative, nonostante, nel giugno scorso, Francesco Toscano, il suo presidente,  avesse annunciato una intenzione contraria (qui[1]).

ByoBlu di Claudio Messora, forte della sua televisione a copertura nazionale sul canale 262, non ci risulta abbia candidati propri alle elezioni di ottobre.

La stessa Italexit di Gialuigi Paragone (il quale si presenta capolista a Milano, accreditato peraltro di ottimi sondaggi) non è riuscita a presentarsi a Napoli e a Roma e ha un candidato proprio solo a Torino, Sesto Fiorentino e Siena. Per il resto del territorio sostiene candidati di liste civiche (come a Bologna e Ravenna) ma con risultati poco coerenti.
A Bologna, ad esempio, appoggia Stefano Sermenghi, ex sindaco PD per dieci anni di un comune della cintura, che oggi si dice essere vicino a Forza Italia e che, nella sua storia personale, mai ha sostenuto posizioni critiche sui vaccini o sull’Europa.

Purtroppo le varie forze alternative al sistema non si appoggiano tra loro, quando invece, se riuscissero a supportarsi a vicenda. potrebbero mettere in campo una forza considerevole con una discreta omogeneità di contenuti, ma forse ciò è inevitabile nel momento della nascita, dal basso, di un nuovo soggetto politico.
Chi riuscirà a consolidarsi sui territori locali sfruttando queste elezioni amministrative potrebbe poi costituire il polo di aggregazione per altre forze presenti solo in ordine sparso.

Il miglior candidato a svolgere questo ruolo è a tutt’oggi il Movimento 3V. L’attuale nome non lo rappresenta in pieno perché le 3V di Vaccini Vogliamo Verità non rispecchiano il programma del partito che è ben più vasto e articolato (vedi video del candidato a sindaco di Roma, Luca Teodori,  presidente del Movimento).

Chi comincia a dubitare che la narrativa ufficiale del ‘Viva i Vaccini, Viva l’Europa, Viva Draghi’ possa portare a un mondo migliore può trovare nel programma del Movimento 3V molte le risposte alle sue domande.

Non solo il Movimento 3V è l’unico partito a valenza nazionale collocato all’opposizione reale del governo Draghi ma è anche l’unico ad avere un programma, coerente e articolato, in grado di contrapporsi globalmente all’ideologia liberista imperante.

Il nucleo centrale del programma è l’immediato ripristino delle libertà costituzionali e la loro difesa nei confronti della deriva autoritaria.

 

Citiamo, in ordine sparso, alcune tematiche cruciali del suo programma:

1) Fedeltà ai principi della Costituizione Italiana. Lo troviamo un punto cardine per lo sviluppo di un nuovo soggetto politico nazionale dato che trova concordi tutte le forze alternative al mainstream. In particolare il gruppo che Mauro Scardovelli sta riunendo intorno alla sua ‘università’ di Camogli e che si riunirà il 12-14 novembre a Sacrofano per un grande seminario su come porre fine al liberismo che ha distrutto la nostra Costituizione, potrebbe essere il tramite per un più stretto collegamento tra le emittenti libere, in modo che esse possano esprimersi con uniformità di contenuti.
Crediamo che il Ripristino della Costituzione Violata debba essere il punto zero su cui fondare tutte le politiche di aggregazione future.

2) Libertà di scelta terapeutica, no all’obbligo vaccinale. Come sia possibile che nessuna forza politica operi coerentemente a tal fine non è dato sapere.

3) Rilancio dell’economia locale, no alla tirannia delle multinazionali. Si tratta di un tema assai complesso e articolato ma particolarmente critico nello scenario venturo.  L’opposizione al Grande Reset, a Big Pharm, a Big Tech e alla finanza mondialista richiede approfondimenti delicati per non sembrare donchisciotteschi. Di certo però, con una eventuale prossima rottura dei canali di approvvigionamento, chi non dispone di una base locale autonoma dalle multinazionali rischia addirittura di non sopravvivere.

4) Scuola aperta a tutti, no alla didattica a distanza. Discriminare come sta facendo il ministro Bianchi chi è vaccinato e chi no sembra più un crimine che una scelta politica legittima.

5) Moneta nazionale al portatore.  Musica per le orecchie di chi ritiene che senza sovranità monetaria non sia possibilie neppure combattere perché chi può stampare il suo denaro dal nulla vincerà sempre. Condividere questo punto con grandi economisti come Nino Galloni può far fare il salto di qualità alle forze di opposizione.

6) No Ogm. Può sembrare scontato ma non lo è.

7) No 5G. Il rischio per l’intera umanità subisca danni incogniti dall’uso di onde elettormagnetiche mai provate da nessuno sugli esseri viventi deve preoccupare qualunque persona dotata di buon senso.

8) Tutela della privacy, no alla digitalizzazione della società e all’abolizione del contante. Solo chi è sul libro paga di qualche multinazionale può dissentire su questo punto.

In sostanza il programma del Movimento3V a queste elezioni amminostrative può diventare la base condivisa intorno alla quale aggregare tutte le forze sane del paese che si oppongono alla deriva autoritaria, al di là di ogni schieramento tradizionale.

La divisione tra destra e sinistra, tra progressisiti e conservatori è solo una trappola del regime per dividere i popoli e rendere impossbile un’opposizione.