
Nel maggio scorso pubblicammo un articolo in cui si confrontavano i decessi per Covid-19 nel 2020 e nel 2021 allo scopo di valutare gli eventuali benefici della campagna vaccinale (qui). La conclusione era che purtroppo benefici non se ne vedevano perché il calo stagionale dell’infezione era del tutto sovrapponibile a quello dell’anno precedente, quando i vaccini non c’erano. Fummo accusati di scarsa trasparenza perché i grafici erano nostre elaborazioni (su dati Worldometers peraltro).

Aggiorniamo quindi oggi la situazione usando direttamente i grafici ufficiali del Sole-24ore che nel frattempo si sono resi disponibili.
Se fino a maggio non si vedevano benefici della campagna vaccinale adesso purtroppo si cominciano a vedere i danni.
Quest’anno a fine agosto vi sono stati circa 50 morti al giorno rispetto ai 5 dello scorso anno, 5000 casi al giorno rispetto ai 1000 dello scorso anno, 500 terapie intensive contro le 100 dello scorso anno. La situazione, dopo una campagna vaccinale in cui ‘80% degli italiani è stata vaccinata, invece di essere migliorata è peggiorata di circa 10 volte come decessi e di 5 volte come casi totali e terapie intensive.

Dato che, da un punto di vista epidemiologico, l’unico cambiamento rispetto allo scorso anno, è stata la campagna vaccinale, è ad essa che si attribuire il peggioramento in atto. Chi sostiene che la colpa è della Variante Delta dice in realtà la stessa cosa. La variante si è sviluppata perché si è vaccinato durante l’epidemia, cosa che non si deve fare (come è scritto in qualunque manuale di epidemiologia), proprio perché si sviluppano varianti. La responsabilità del peggioramento è sempre dovuta alla campagna vaccinale.
I numeri a tutt’oggi sono ancora relativamente modesti ma, se si dovesse mantenere un rapporto di 5-10 volte rispetto allo scorso anno, ci aspetterebbe un autunno-inverno drammatico con migliaia di morti al giorno.
Nel frattempo le notizie che provengono dalla Gran Bretagna, da Israele e dall’Islanda, paesi completamente vaccinati, sono inquietanti perché anche lì si assiste ad una recrudescenza dell’epidemia.
In Gran Bretagna i rapporti del Public Health of England riportano dati drammatici che indicano che la protezione data dai vaccini sulla variante delta è praticamente nulla (qui).
In Israele il 90% dei ricoveri ospedalieri è costituito da vaccinati (qui), in Islanda il 100%, dato che sono stati vaccinati tutti.
Di recente la Svezia e il Portogallo hanno rifiutato il visto di entrata nel paese agli israeliani (qui), a causa della impennata dei contagi (che hanno superato gli 11.000 al giorno a inizio settembre, il doppio dell’Italia pur avendo un sesto degli abitanti. Israele conta più di 2 milioni di persone addirittura con la terza dose).
Ma è giusto difendersi dai vaccinati perché sono molto più contagiosi dei non vaccinati, essendo infettati soprattutto dalla variante delta che ha una carica virale di 251 volte superiore a quella del ceppo originario (qui). Non manca molto che si aprano locali solo per i non vaccinati, perché i vaccinati sono troppo pericolosi da frequentare.
Il completo fallimento della campagna vaccinale, non solo in Israele ma anche in Gran Bretagna e in altri paesi, è ormai conclamato: i vaccini fanno aumentare i contagi non li fanno diminuire (qui).
In tutti i paesi con un alto tasso di vaccinati i contagi sono in netta ripresa (purtroppo anche in Italia). E siamo ancora in estate.
Stanno anche emergendo, nonostante i tentativi di censura e di manipolazione dei dati, che i danni prodotti da questi pseudo-vaccini sono drammatici (qui e qui) e molti di noi cominciamo ad avere amici morti dopo la vaccinazione o a cui è venuto un infarto o una trombosi.
Alcuni paesi stanno fortunatamente ribellandosi alla narrativa ufficiale: la Danimarca ha abolito tutte le restrizioni (qui), il Giappone sta ritirando milioni di dosi di vaccini Moderna (qui) e il capo del governo si dovuto dimettere per la ripresa dei contagi (qui), la Spagna ha dichiarato illegale il Green Pass (qui), stessa Germania sembra sul punto di invertire la rotta (qui). Restano solo Francia e Italia a sostenere il piano di Big Pharma, gli unici due paesi con al governo uomini della grande finanza internazionale.
Di fronte a questa incontestabile situazione resta solo una cosa da fare: sospendere immediatamente la campagna vaccinale prima che sia troppo tardi.
E invece cosa fanno i nostri governanti? Delirano sulla estensione del Green Pass, sull’imposizione di una terza dose e sul vaccino obbligatorio.
Draghi, Speranza e Mattarella si stanno caricando di una colpa storica anche se sembra non si rendano conto della responsabilità civile e penale che si stanno assumendo nel voler mantenere il paese all’interno del dramma Covid, promuovendo ancora le vaccinazioni, nonostante tutte le evidenze contrarie.
Dio abbia pietà di loro. E magari anche di noi.