Parte III: Il tramonto del pensiero giudaico-cristiano e la Morte della Storia. Maurizio Agostini

 Cosa accadrà negli Ultimi Giorni?

Come illustrato nelle parti precedenti il piano plurisecolare dei nostri Superiori Illuminati è quello di costruire una società dell’Ultimo Uomo basata su un governo mondiale, di tipo neo-feudale con un controllo totale sulle masse e con il fine ultimo di ridurre in modo drastico la popolazione.
E, dopo di ciò, aprire la strada a un Uomo Nuovo nietzchiano con la contestuale morte della nostra Storia.

Come spesso accade le elite mondialiste non si peritano di nascondere i loro obiettivi, neppure nei dettagli, per cui vale la pena di prendere a prestito le parole testuali di alcuni loro membri in vena di sincerità per saperne di più.

Diamo la precedenza a uno dei più illustri massoni italiani, Giuliano Di Bernardo, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia dal 1990 al 1993 e Gran Maestro dell’Ordine degli Illuminati dal 2002 ad oggi.
Le parole virgolettate e in corsivo nel seguito sono tratte dal libro di Giuliano Di Bernardo, Il futuro di Homo Sapiens edito nel 2020.

La tesi fondamentale del libro è: oggi l’uomo può decidere come evolversi e, avendo questa possibilità, la sta già usando: ‘La teoria dell’evoluzione ha portato a una conclusione straordinaria: la natura è arrivata al capolinea. Gli scienziati hanno scoperto il procedimento mediante cui la natura ha sviluppato la specie Homo e si sono sostituiti ad essa’.
La capacità da parte degli scienziati di modificare l’uomo stesso, creando un qualcosa di transumano, non è alle porte, ma è già cosa assodata: ‘La modificazione genetica CRISP-CAS9 è una tecnica rivoluzionaria che permette di modificare il DNA in maniera semplice e precisa. I CRISP sono pezzi di DNA trovati nel genoma di batteri e microorganismi… è un enzima che lavora come un paio di forbici molecolari. Una molecola guida è programmata per dire all’enzima dove tagliare esattamente la sequenza del DNA. La tecnica permette agli scienziati di modificare il DNA di quasi tutti gli esseri viventi, dai batteri all’uomo… L’utilizzo da parte di ricercatori cinesi di questa rivoluzionaria tecnica su embrioni umani, sebbene vietata in tutto il mondo su cellule germinali, ha portato alla nascita dei primi individui transgenici, con enormi implicazioni etiche filosofiche e mediche’.

Secondo Di Bernardo sono già nati esseri ‘umani’ modificati, in meglio o in peggio non si sa, se non da noi in Cina e in Corea.
Questo semplice ‘fatto’ spiega perché il mondo stia cambiando così velocemente proprio ora (chi voglia approfondire le tematiche genetiche e le sue implicazioni può leggere il romanzo apocalittico e solo apparentemente fantascientifico dello stesso autore di questo saggio, Maurizio Agostini, Aelia Laelia Crispis, dove si ipotizza che l’Anticristo, un superuomo modificato che non può invecchiare, sia già nato).

La possibilità tecnica di creare un Uomo Nuovo getta anche nuova luce sulle altrimenti inspiegabili caratteristiche della pandemia Covid-19 che è stata, in realtà, una gigantesca sperimentazione sui vettori RNA o DNA che modificano geneticamente l’essere umano e fanno produrre alle sue cellule qualunque proteina si voglia.

Assodato che la tecnologia permette già da oggi di cambiare la genetica umana, bypassando tutti i normali meccanismi di evoluzione naturale, e di creare un essere transumano, ci avverte Di Bernardo: ‘Chi avrà il potere di decidere? Se vi sarà opposizione a tali decisioni, in che modo e con quali mezzi le decisioni saranno attuate? Con la convinzione o con la forza?
La risposta a tali quesiti dipenderà principalmente dalla forma del governo che dovrà decidere. Se è quella democratica, ogni individuo avrà il diritto di esprimere liberamente le sue idee e le sue convinzioni, le quali potrebbero essere diverse e opposte a quelle di altri individui che hanno lo stesso diritto’.

In sostanza cosa accadrebbe in un sistema democratico che deve decidere in quale direzione cambiare la natura umana? Un caos indicibile. La conclusione per Di Bernardo è obbligata: ‘Le istituzioni democratiche … sono incapaci di prendere una qualsiasi decisione’.
Se i regimi ‘democratici’ saranno fermi al palo, quelli non democratici invece stanno già usando molto probabilmente la poderosa arma di cui dispongono. La democrazia è quindi darwinianamente destinata a soccombere davanti a chi si muove più velocemente. Saranno quindi i governi non democratici a decidere l’evoluzione della razza umana, l’estinzione dell’Homo Sapiens e la nascita di quello che verrà dopo.
Insomma sostiene Di Bernardo ‘la democrazia non potrà essere la forma di governo che deciderà come dovrà essere l’uomo nuovo del futuro’.

Per noi ultimi uomini del passato è lo sgomento. Siamo condannati a scomparire non per una qualche forma di pensiero sociale, politico o religioso di ordine superiore ma solo perché vi è la possibilità tecnologica di farci scomparire. E qualcuno alla fine lo farà.
Adesso.

Che morte infame. Tutta la nostra tradizione occidentale, il pensiero giudaico-cristiano, tutta la nostra Storia, ‘tutti quei momenti andranno perduti nel tempo, come lacrime nella pioggia. È tempo di morire’.
Nietzsche aveva visto giusto. È la fine. L’uomo è destinato a essere superato non in un lontano futuro ma qui e ora.
Qualcuno lo sta già facendo e non ne sappiamo neppure niente. Per ora pasticciano con la genetica dei virus, e ne vediamo già le conseguenze drammatiche, ma dove sono arrivati? Dove arriveranno? E soprattutto chi deciderà come dovrà essere l’uomo del futuro?

Di Bernardo non pretende di fornire una soluzione generale ma solo la ‘sua’ soluzione, che immaginiamo essere anche quella dei Superiori Illuminati che lui frequenta assiduamente: ‘Io credo che esista un’unica possibilità, che è rappresentata da un solo uomo, che denomino l’UNO, il quale, coadiuvato da una ristretta elite, governerà il mondo… governerà non con il terrore ma con il consenso perché tutti riconosceranno e accetteranno la sua guida illuminata… L’umanità eviterebbe il rischio dell’autodistruzione solo sottomettendosi alla sua guida illuminata. L’UNO non nasce dal nulla. Il suo avvento deve essere preparato già da ora da uomini di qualità, senza distinzione di sesso, colore della pelle, razza, lingua, religione e cultura, che io chiamo ‘Illuminati’. Sono proprio loro che creeranno le condizioni storiche e sociali da cui emergerà, al momento giusto, colui che dovrà assurgere a guida suprema dell’umanità’.

L’UNO, il dittatore mondiale che controllerà il mondo tramite il ‘consenso’ (!) sarà quindi semplicemente il capo dei nostri Superiori Illuminati.
È bizzarro che alcuni debunker, evidentemente rimasti indietro, bollino chi sostiene questa tesi come complottista. Aggiornatevi, queste cose sono rivelate da uno dei vostri capi più importanti, non dai complottisti.

Ma affidiamoci ancora all’ineffabile Di Bernardo: La diffusione delle idee e della filosofia del movimento transumanista aumenterà fino ad assumere connotati di massa… L’integrazione uomo macchina e l’IA porranno problemi sempre più complessi, che metteranno a rischio l’umanità se non adeguatamente controllati… Potrebbe essere possibile per un maggior numero di individui superare la barriera di specie di 120 anni. In una prima fase, la cura della salute sarà limitata ai gruppi sociali e ai paesi più abbienti, per estendersi successivamente al resto dell’umanità… In tale mosaico non vi saranno più l’ideologia del liberalismo e le religioni. Le riflessioni precedenti portano a prevedere che nel futuro non vi sarà più l’individualismo.

Per Di Bernardo quindi il Mondo Nuovo sarà quindi davvero molto diverso dal vecchio. non esisterà più il capitalismo (che lui chiama liberalismo), la religione e l’individualismo, retaggio delle rivoluzioni francese a americana.

A dispetto di alcune attuali formulazioni archeo-marxiste che parlano di lotta di classe, di ricchi e poveri, o di ‘Capitalismo della sorveglianza’ dal titolo di un famoso quanto incongruo libro di Shoshana Zuboff, il capitalismo sarà sepolto per esplicita ammissione dei nostri Superiori Illuminati: ‘Nella società del futuro saranno i governanti a decidere cosa e come produrre e da chi e con quale prezzo. La libera iniziativa dell’individuo sarà relegata nel cassetto della memoria di un mondo ormai estinto’.
Se cosa produrre e come produrre è deciso non dal mercato o da singoli individui ma chi ha il potere di farlo, come si fa a parlare ancora di ‘capitalismo’? Sarebbe ora che si smettesse di usare questa vetusta parola priva ormai di ogni significato.

Continuiamo a seguire Di Bernardo nel suo pensiero: ‘Oltre all’ideologia liberale anche le religioni saranno destinate a morire’.
Ma resterà, per Di Bernardo, curiosamente, l’etica, non per i vertici ma per le masse:
Nel futuro dell’umanità si potrà fare a meno del liberalismo e della religione ma non di un’etica universale… Vi è una forte convergenza da parte delle società esoteriche (Massoneria e Illuminati) e delle religioni mondiali che hanno emanato a Chicago la Dichiarazione per un’Etica Mondiale. Colui che governerà il mondo potrebbe assumere l’etica universale come ideologia generale dell’umanità’.

La Dichiarazione per un’Etica Mondiale è stata fatta da un autoproclamatosi Parlamento delle Religioni Mondiali, nel 1993 a Chicago, dove ‘rappresentanti’ delle principali religioni acconsentirono a trovare un punto d’incontro sul motto ‘Non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te’. L’unico comandamento della nuova umanità sarà questo e varrà per tutti, dai cinesi ai russi agli occidentali.
Constatata l’impossibilità di arrivare a una religione universale, almeno in tempi brevi, si è preferito ripiegare su un nucleo duro da propagandare così com’è, un mini ‘oppio dei popoli’, che almeno trattenesse le masse dall’ammazzare le elite dominanti.

Nel nuovo mondo i Diritti dell’Uomo individuali (del tipo libertà-uguaglianza-fraternità) saranno inoltre sostituiti dai Diritti della Collettività, che supereranno sempre quelli dell’individuo: ‘La Cina è in posizione di avanguardia rispetto ai paesi occidentali… Confucio codifica un insieme di regole morali il cui scopo è quello di insegnare a obbedire all’autorità in tutte le sue forme’.
La priorità dei Diritti della Collettività sui Diritti dell’Uomo si è rivelata palese all’epoca del Covid-19, in cui chi non ottemperava al demenziale obbligo della mascherina all’aperto era aggredito dalla ‘collettività’, oltreché dalla polizia, che voleva applicare il diktat governativo anche al di là di quello che fosse realmente. Il decreto legge n.125 del 7 ottobre 2020 prevedeva solo l’obbligo di portare con sé la mascherina e di indossarla solo in caso di mancato ‘isolamento’, ma è stato ‘interpretato’ come obbligo di indossarla sempre (qui).

Il controllo sociale, alla cinese, sarà imperante e sarà elaborato un Sistema di Credito Sociale, di cui il Green Pass vaccinale ne costituisce l’embrione, dove ad ogni individuo saranno assegnati dei ‘punti’, in più o in meno, a seconda del proprio comportamento. Chi si comporterà bene potrà viaggiare e godere di qualche privilegio in più rispetto a chi si comporterà male, che invece vivrà in povertà privato delle libertà più elementari.

L’UNO, benché coadiuvato dal ristretto Consiglio dei Saggi di cui Di Bernardo ambisce a fare parte, deterrà il potere assoluto e non avrà bisogno di altri poteri per governare, con buona pace della magistratura che vedrà così, da un giorno all’altro, perdere non solo i suoi privilegi ma la ragione della sua stessa esistenza. Questa inversione di tendenza, rispetto all’epoca di tangentopoli, è già in corso (si veda il libro di Alessandro Sallusti, ‘Il Sistema Palamara’ che non avrebbe mai potuto essere pubblicato in altri tempi), con compunto giubilo dei molti che hanno subito i vergognosi abusi della ‘giustizia’ in questi anni.
Nel Mondo Nuovo, che si provi un pubblico ministero a inquisire l’UNO e vedrà cosa gli succede. ‘Finalmente’, diranno in molti.

La concentrazione di potere al vertice farà sì, già da oggi ma ancor più in futuro, che l’umanità sarà divisa in due caste: gli uomini-dei e gli uomini-uomini: ‘Non tutti gli uomini saranno uomini-dei ma solo una ristretta cerchia. Sarà abissale il distacco tra gli uomini-dei e gli uomini-uominici conferma Di Bernardo.
Gli uomini-dei avranno il potere assoluto. Possono concepire progetti e realizzarli senza limite alcuno. Gli uomini-uomini viceversa vivranno in una società globale in cui le loro scelte e la loro condotta si dovranno identificare con quelle volute dagli uomini-dei’.
La loro possibilità di ribellarsi sarà impedita da una sorveglianza totale. ‘Ogni ribellione sarebbe così immediatamente annientata. La felicità degli uomini-uomini non può essere che quella di uniformarsi alla volontà degli uomini-dei’ ci conforta ulteriormente Di Bernardo.
Certo ‘l’eliminazione di quella parte dell’umanità che non è funzionale alla conservazione della società globale non può essere esclusa a priori’. Primo o poi una azioni di depopolazione sarà necessaria perché sia troppi in questo mondo e molti di noi sono inutili.

Alla fine della Storia, dopo sette milioni di anni, la scimmia pensante si è fatta Dio’ conclude Di Bernardo.
Amen.

La sincerità e la trasparenza di Di Bernardo sono addirittura commoventi. Speriamo, per lui, che sia stato autorizzato a fornire a noi uomini-uomini tali preziose delucidazioni.
Le distopie del novecento sono da lui confermate in pieno con un’aggiunta: la divisione dell’umanità in due caste, i pochissimi uomini-dei e i moltissimi (ma sempre meno) uomini-uomini.
Gli uomini-dei controlleranno la casta inferiore tramite una sorveglianza totale resa possibile dalle nuove tecnologie.
Durante la pandemia del Covid-19 abbiamo potuto toccare con mano come questo modello sia già perfettamente operante, almeno in Occidente.
Gli uomini-uomini, cioè le masse diseredate prive di ogni potere e libertà, vivranno nel 2030 nel mondo che una ex-ministra dell’ambiente danese, Isa Auken, nel 2016, aveva così tratteggiato:‘Non possiedo nulla. Non ho un auto. Non ho una casa. Non posseggo nessun elettrodomestico o vestito. Tutto ciò che voi consideravate un prodotto è diventato un servizio… non paghiamo alcun affitto perché quando non ne abbiamo bisogno qualcun altro utilizza il nostro spazio… i problemi ambientali sembrano lontani dato che utilizziamo solo energia pulita e metodi di produzione puliti. L’aria è pulita così come l’acqua. Shopping? Non riesco a ricordare cosa sia’ (tratto da Marco Pizzuti. Pandemie non autorizzate).

Al di là del lirismo della ministra danese, il concetto è chiaro: il popolo non dovrà avere alcuna proprietà e dovrà essere espropriato di tutto anche delle sue minime libertà.
Lo stesso Bergoglio, sempre ubbidiente agli ordini, ci tiene a chiarire, commentando un passo degli Atti degli apostoli: condividere la proprietà ‘non è comunismo, è cristianesimo allo stato puro…nessuno considerava sua proprietà quello che gli apparteneva, ma fra loro tutto era comune’ (Repubblica 11 aprile 2021).
Chi trova strano che Bergoglio approvi la socializzazione dei beni non ha presente il seguente brano tratto dall’Economist, il settimanale dei Rothschild, del 18 gennaio 2020 che considera la proprietà della casa dei cittadini il motivo della sconfitta del capitalismo:
La proprietà della casa è il più grande errore della politica economica dell’Occidente. È una ossessione che mina la crescita, l’equità e la fede pubblica nel capitalismo… Mille miliardi di mutui ipotecari hanno fatto saltare in aria il sistema finanziario nel 2007-2008… anziani proprietari abitanti in case semivuote, desiderosi di proteggere la propria vista dalla finestra, e una generazione di giovani che non può permettersi nemmeno di affittare una casa’.

Insomma l’obiettivo a breve è chiaro: il popolo non deve possedere una casa e, magari, neppure una macchina. Men che meno del denaro.

La ‘decrescita felice’, la ‘crescita sostenibile’ (ma sarebbe meglio dire la ‘povertà sostenibile’) saranno i leit motiv dei nostri telegiornali per gli anni a venire. Dovremo fare sacrifici sia per i ‘giovani’, per garantire loro un futuro, sia per rispettare l’ambiente, sia per salvaguardare la nostra sicurezza salute. L’esproprio dei monopolisti, Google, Microsoft e compagnia, non sarà però contemplato.

 

L’Anno Zero del Mondo Nuovo.

L’Anno Zero del Grande Reset programmato dai nostri Superiori Illuminati è stato senza dubbio il 2020. In un solo anno, sfruttando l’emergenza Covid-19, sono stati raggiunti obiettivi che altrimenti avrebbero reso necessari tempi biblici, come:
– totale sottomissione dei popoli;
– totale omogeneità delle risoluzioni governative di tutti (o quasi) gli Stati occidentali;
– impossibilità di organizzare proteste a causa dei divieti di assembramento;
– disarticolazione della società tramite una inculcata diffidenza del vicino di casa (che potrebbe infettarvi) e uno spionaggio vicinale che crea un sistema di controllo a costo zero;
– emarginazione dei pochi dissidenti e della controinformazione;
– implementazione della rete del Grande Fratello Informatico tramite l’installazione delle antenne del 5G senza incontrare opposizioni;
– eliminazione del contante;
– eliminazione della democrazia e instaurazione di governi tecnocratici non eletti;
– collasso del modello economico capitalistico;
– accettazione implicita della guerra biologica;
– enormi guadagni dell’elite dominante a spese del popolo.

La Paura è stata l’applicazione killer che ha scardinato tutte le possibili risposte delle masse. La prova generale era già stata fatta nel 2001, utilizzando il cosiddetto ‘terrorismo islamico’ e l’attentato alle Torri Gemelle. Già allora era stato possibile introdurre consistenti limitazioni alle libertà individuali senza incontrare opposizioni tramite la paura del terrorismo. Forti di quelle esperienze, i nostri Superiori Illuminati, oggi, con la paura dell’epidemia, hanno potuto ottenere molto di più.

Gli obiettivi ufficiali del Grande Reset sono apparentemente di stampo socialista ma, naturalmente, è solo la massa a dover mettere in comune la sua miseria. Banchieri, finti filantropi, Bigpharma, Bigtech continueranno a pagare zero tasse e a essere esentati dalle regole a cui sono obbligate le masse, altrimenti ‘i mercati ci puniscono’. Con il pieno appoggio dei sindacati e della ‘sinistra’.
Enrico Letta, novello segretario del Partito dei Padroni, aveva le idee chiare anche prima di diventarlo: ‘Noi pensiamo che finisca vaccinando tutti e che poi si torni al 2019? Penso proprio di no…Adesso per tutta la nostra vita dobbiamo adattarci, cambiare.’ (Trasmissione Propaganda del 22 gennaio 2020, su La7). Letta ha addirittura proposto di introdurre una tassa di successione, per togliere al popolo il possesso anche della prima casa, invece di colpire i primi dieci miliardari del mondo tassando le loro aziende Google, Microsoft, Amazon, Facebook, Apple. E questo la dice tutta sul potere residuo delle masse che Letta dovrebbe rappresentare.
Le ‘sinistre’ mondialiste sanno infatti perfettamente che l’elite finanziaria non permetterà mai un ritorno alla normalità dopo il Covid-19. Se questa epidemia non basterà ne arriveranno altre perché non si tratta in realtà di una epidemia naturale ma di bioterrorismo, replicabile alla bisogna. E contro il bioterrorismo le masse non hanno difesa.
Una fialetta colma di virus al posto e al momento opportuno sono armi invincibili contro le quali non si può neppure concepire una reazione. Lockdown e restrizioni diventeranno permanenti fino al raggiungimento pieno degli obiettivi su menzionati e fino a che BigPharma non si riterrà soddisfatta dei risultati raggiunti nella mega-sperimentazione vaccinale.

Nella neo-lingua la nuova normalità sarà la ‘crescita sostenibile’ per salvare il pianeta (che si traduce in italiano come ‘declino perenne’), l’agricoltura sostenibile per sfamare il mondo (cioè l’uso degli OGM, la proibizione di usare le sementi naturali, l’abolizione della carne, sostituita da quella sintetica di Bill Gates e da insetti), lo sviluppo delle fonti rinnovabili (cioè tasse sul carbonio e sulla plastica, vari divieti anche di spostamento, per ‘risparmiare combustibile’, ‘messe a norma’ dell’edilizia per aumentarne i costi), etc.

Il reddito sottratto al popolo tramite questa vera e propria Ideologia della Scemenza (invece che della Scienza) sarà poi indirizzato verso il vertice della piramide.

Ma i soldi non sono il movente principale. Marco Pizzuti riporta nel suo libro Pandemie non autorizzate le dichiarazioni rivelatrici di un membro dell’elite, Aaron Russo, produttore cinematografico ebreo, che in punto di morte, nel 2007, decise di liberarsi la coscienza con una sintesi tanto concisa quanto precisa:
L’obiettivo finale dell’elite finanziaria è la creazione di un governo mondiale. La costituzione dell’Unione Europea e l’introduzione dell’euro erano parte di questo progetto… La sua agenda prevede la sostituzione della moneta contante con l’introduzione della moneta elettronica che sarà inserita nella memoria di un microchip da impiantare nella popolazione…
I popoli hanno conferito a queste persone l’autorità di creare denaro dal nulla e di controllare ogni cosa attraverso tale potere. Se vogliamo vincere la battaglia contro di loro dobbiamo toglierli l’autorità che gli consente di creare denaro…
Perché il Governo americano è costretto a prendere soldi in prestito quando può crearlo da solo senza pagarlo?
L’elite non desidera i soldi perché può produrne quanti ne vuole. Ciò che desidera è il massimo potere, il controllo totale delle persone.’

Per chi non conoscesse il perché i governi sono costretti a prendere a prestito il denaro invece di crearlo, come da loro prerogativa, la spiegazione è molto semplice. Perché chi ci ha provato, come Abramo Lincoln, John Fitgerald Kennedy ma anche il nostro Aldo Moro, con le sue 500 lire di carta, è stato assassinato. Alla faccia dell’Etica Mondiale di Di Bernardo.

Vedere come è strutturata l’organizzazione finanziaria che ci domina è relativamente facile, a partire dalle performance della famiglia Rothschild, della famiglia Rockefeller, dei Warburg, dei Lazard e di altre famiglia di grandi banchieri (del gruppo fa anche parte la Corona d’Inghilterra-Bank of England).
Controllando il sistema bancario mondiale e quello della banche centrali (quasi tutte, fuorché quelle dei ‘paesi canaglia’) essi possono stampare dal nulla tutto il denaro di cui hanno bisogno, il che dà loro un vantaggio comparato decisivo, conferendo le risorse per comperare eserciti, servizi segreti, politici, aziende multinazionali, etc..
Le elite utilizzano grandi fondi di investimento, tipo Blackrock, per le attività di controllo. È a questi fondi che fanno capo Bigpharma, i grandi giornali, le televisioni e i social. Ad esempio il controllo di Pfizer e di Astrazeneca è dei fondi di investimento Blackrock, Vanguard e Wellington.
Blackrock è il più grande investitore del mondo con un capitale di 8.000 miliardi di $, seguito da Vanguard (5.000 miliardi) e Wellington (1.500 miliardi). Per un confronto si tenga presente che il PIL italiano è stato nel 2020 di 2.000 miliardi di dollari e quello della Germania di 3.800 miliardi. Blackrock vale quindi circa il doppio del PIL della Germania e quasi 4 volte quello dell’Italia.
Blackrock è anche il maggior azionista di Unicredit, di Intesa e di Montepaschi, tanto per chiarire quale può essere l’autonomia del settore bancario italiano.
Al di là dei complessi incroci di partecipazioni, la grande finanzia controlla anche le Bigfive: Google, Facebook, Microsoft, Apple, Amazon.
Bill Gates e George Soros sono quindi solo dei front-end della grande finanza che preferisce rimanere dietro le quinte.

Un indizio importante che porta a credere che, dietro i vari governi e paesi, vi sia un unico centro decisionale è che tutti si muovono in sincrono con velocità e con unicità di intenti.
Se non ci fosse un coordinamento superiore sarebbe ovvio vedere delle indecisioni, delle contraddizioni, qualcuno che fa una cosa e qualcuno che fa la cosa opposta. Ciò non accade quasi mai e quindi la presenza di una tale omogeneità obbliga a ipotizzare l’esistenza di un’unica catena di comando che confluisce in un unico vertice.
Nel 2020 non è stata l’OMS (l’Organizzazione mondiale della Sanità) a dare le linee guida per il Covid-19, sono stati i singoli governi che hanno adottato gli stessi protocolli, apparentemente senza alcun coordinamento. Di fatto, nel mondo occidentale, alla sola Svezia è stata concessa una certa autonomia.

L’eroico presidente della Tanzania John Magufuli, che aveva osato ridicolizzare l’OMS e la pandemia con la sua papaya positiva al test, è morto di lì a poco, quasi certamente assassinato, Lukashenko, il presidente della Bielorussia che aveva rifiutato il diktat vaccinale, è stato oggetto di un attentato. Tutti i politici italiani sono stati costretti ad appoggiare un incredibile governo Draghi che nessuna logica politica avrebbe mai potuto giustificare. Le minacce fatte ai nostri politici italiani devono essere state davvero molto forti per costringerli ad un passo simile e non possono certo essere arrivate da un ente sanitario come l’OMS.
Lo stesso Bolsonaro, presidente del Brasile, che era partito baldanzoso e fiero, è stato costretto ad arrendersi. L’India, che in un primo tempo si era vantata di aver sconfitto il virus senza vaccini, è stata colpita da innumerevoli focolai che, all’improvviso, spuntavano da ogni dove.
Insomma sono state messe in campo forze eccezionali evidentemente per raggiungere uno scopo eccezionale.
E non si possono neppure incolpare gli Stati Uniti in quanto tali perché all’epoca era presidente Trump, una delle vittime del bio-terrorismo e non uno dei promotori.
Il potere, almeno in Occidente, è unico e al di sopra degli Stati.
Qui da noi l’UNO di Di Bernardo esiste già.

Ma allora non abbiamo nessuna speranza di resistere alla dittatura della grande finanza?
In termini di puri rapporti di forza sembrerebbe proprio di no.
I rarissimi eroi, come Mons. Viganò e Robert Kennedy junior, che continuano a gridare la verità a rischio della propria vita, sono e saranno solo voci che gridano nel deserto (Gv 1, 23). Le masse occidentali non hanno più alcuna capacità di reazione.

Benché la sottomissione a BigPharma di tutti i popoli occidentali in senso lato (compreso l’India e il Sud America cioè) durante la pandemia sia stata quasi totale, esistono però un paio di criticità che potrebbero intralciare lo strapotere dei nostri Superiori Illuminati, l’irresistibile marcia verso il Governo Mondiale, il conseguente depopolamento e la nascita del Super Uomo, o quantomeno potrebbero ritardarne la realizzazione:
1) la drammatica situazione finanziaria mondiale e il declino inarrestabile degli Stati Uniti.
2) una possibile ‘guerra per bande’ all’interno delle elite.

 

La crisi finanziaria post 2020 e il declino degli Stati Uniti.

Ad un’analisi squisitamente finanziaria il Grande Reset potrebbe sembrare, ad alcuni osservatori neutrali, quasi una mossa della disperazione più che una strategia del tutto razionale preparata nei dettagli.
Il mondo occidentale era già sotto il pieno controllo delle elite. Perché dei semplici finanzieri dovrebbero scatenare una rivoluzione con il rischio di buttare il bambino con l’acqua sporca? Dopo la cura Covid, l’Occidente si ritroverà con un’economia devastata, un crollo demografico, una povertà diffusa, e cioè una debolezza sempre maggiore verso rivali geopolitici sempre più forti.

Nel 2020 l’economia cinese è cresciuta del 3,2% contro un calo di tutto l’Occidente, dal -2-3% di Germania e Stati Uniti al -8% nei paesi dei lockdown, come l’Italia e la Gran Bretagna.

Siamo sicuri che l’operazione pandemia sia stata un grande vantaggio per tutte le elite mondialiste?
A prima vista sembrerebbe che, a parte gli uomini più ricchi del mondo che hanno guadagnato una grande quantità di denaro (qui) , tutti gli altri occidentali, comprese larghe porzioni delle elite, hanno perso.
Aggregare consenso su operazioni del genere per molto tempo ancora non sembra così automatico.

Infatti qualcuno ha espresso l’opinione che le elite siano state, in qualche modo, ‘costrette’ a ricorrere con urgenza allo stratagemma pandemia per evitare il collasso di finanza internazionale sotto il peso delle montagne di denaro stampate dal nulla dal 1971 in poi (quando finì la convertibilità del dollaro in oro. Si veda in proposito qui).
La liquidità creata fino ad oggi è rimasta essenzialmente prigioniera nelle borse, che infatti hanno raggiunto quotazioni assurde. Ma se la bolla mobiliare scoppiasse e Wall Street, come sarebbe logico, crollasse, per come è strutturata l’economia americana, con i fondi pensione che vi hanno investito gran parte del loro patrimonio, con le garanzie sui prestiti che fanno sempre capo agli stessi asset, sarebbe una catastrofe.

Nel settembre 2019 scoppiò una drammatica crisi del tasso interbancario pronti contro termine overnight che faceva presagire il crollo imminente (qui). Può essere che questo fatto abbia convinto anche i più dubbiosi che si doveva ricorrere ad una azione d’emergenza per attuare le contromisure necessarie.
In effetti la pandemia ha posticipato il crollo e intanto le elite occidentali hanno trovato il modo di scaricare sulla masse una crisi che li avrebbe travolti. In ogni caso, oggi, la colpa di un collasso di Wall Street sarebbe, agli occhi del mondo, ovviamente del Covid e non di altro e giustificherebbe tutti i ‘sacrifici’ che si renderanno necessari.

Ascoltiamo cosa ha da dirci in merito una delle voci più organiche ai nostri Superiori Illuminati, Jacques Attali, nel suo libro Breve Storia del Futuro, dove osa esplicitare gli obiettivi di Di Bernardo in termini temporali più immediati.
Nel 2016, in tempi non sospetti quindi, scriveva:
Intorno al 2020 una nuova crisi finanziaria, molto più grave di quella del 2008-2010, comincerà negli Stati Uniti a causa della mancanza della soluzione strutturale della precedente… che porterà alla messa in discussone della supremazia del dollaro e al declino relativo ma irreversibile dell’onnipotenza geopolitica americana’.
Per Attali la crisi dei subprime del 2007 ha reso manifesto a tutti che il declino degli Stati Uniti era inevitabile e che era tempo di ‘elaborare’ una prima bozza di un sistema internazionale di controllo del sistema finanziario mondiale di cui Wall Street non sarà più l’unico gestore. Progressivamente altre monete prenderanno la staffetta del dollaro come moneta di riserva mondiale’.
Dal 2015 le imprese si distaccheranno progressivamente dalla nazione d’origine e creeranno una sorta di ordine sovranazionale, abbandonando in sostanza gli Stati Uniti al loro destino: ‘La produzione rallenterà e la disoccupazione raggiungerà proporzioni fino a quel momento sconosciute. I capitali abbandoneranno il dollaro, in particolare i fondi speculativi gestiti su internet a partire dai paradisi fiscali e quindi incontrollabili. Il sistema bancario perderà il suo potere … presto internet giocherà contro gli Stati Uniti.. il finanziamento delle funzioni di sovranità in particolare della difesa sarà sempre più difficile’.

Il collasso degli Stati Uniti e la concomitante crisi finanziaria cioè sono eventualità non solo previste dal Piano ma addirittura programmate. Ciò spiega la feroce opposizione a Trump che invece cercava di risollevare le sorti della nazione americana.
Ma davvero possono le nostre elite fare a meno degli Stati Uniti e del Pentagono per mantenere l’ordine mondiale? Questa è la grande domanda.
È infatti evidente che, se ciò non avvenisse, gli obiettivi globalisti perseguiti dai nostri Superiori Illuminati dovrebbero essere posticipati sine-die.
La finanza mondialista è un bel potere ma senza esercito e servizi segreti americani può sopravvivere? E che dire degli ‘alleati’ ex nemici della seconda guerra mondiale? Giappone e Germania possono essere confinati per sempre in un ruolo vassallo, sottomessi ad elite in gran parte anglo ebraiche?

Insomma dopo 50 anni dalla fine del sistema della convertibilità del dollaro c’è, biblicamente e indiscutibilmente, la assoluta necessità di un Grande Giubileo o Grande Reset che sia. I debiti vanno azzerati, la moneta va resettata e bisogna ripartire, ovviamente facendo pagare ai popoli i costi e mantenendo le leve di controllo necessarie.
Bisognava pensare a un ‘come’ affrontare il problema della bolla monetaria e del declino degli Stati Uniti, non a un ‘se’.

La soluzione è parsa essere l’instaurazione di una dittatura sanitaria (qui), con tutte le conseguenze che comporta, dalla fine dell’ormai inutile capitalismo al rischio di un indebolimento dell’Occidente nel panorama mondiale.
Il post crisi sarà caratterizzato in un primo momento, secondo Attali, dalla nascita di un mondo policentrico ma in cui gli attori principali saranno le multinazionali, che prenderanno il sopravvento sugli Stati stessi.
Gli eserciti prenderanno sempre più caratteristiche difensive mentre le multinazionali svilupperanno le loro armi e i loro servizi segreti dominando sugli apparati statali che saranno al loro servizio.
Le potenze industriali, finanziarie, tecnologiche, sia legali che illegali, rifiuteranno di accettare qualsiasi equilibrio policentrico, qualsiasi regola imposta dagli Stati. Sconvolgeranno continuamente le frontiere e faranno concorrenza a tutti i servizi pubblici, uno dopo l’altro’.
L’istruzione, la sanità, l’ambiente (tra cui la tanto desiderata acqua) ma anche la giustizia cesseranno progressivamente di essere pubblici.

Solo l’ordine pubblico resterà prerogativa degli Stati nazionali che dovranno assicurare che nessuno si ribelli. Ciò avverrà tramite la sorveglianza totale di ogni individuo e, come già fatto in Cina, con un sistema meritocratico in cui solo i cittadini irreprensibili potranno godere di alcune libertà di base. Ad esempio, solo se si sarà vaccinati si potrà andare al cinema o a ballare liberamente.
Sorveglianza sarà la parola chiave dei tempi a venire Tecniche biometriche (impronte, iridi, riconoscimento del volto) renderanno possibile il controllo dei viaggiatori, dei lavoratori e dei consumatori. Tutto sarà costantemente localizzabile e nulla potrà più restare nascosto’, ci esplicita Jacques Attali, in perfetto accordo con Di Bernardo.

Non solo saranno negati i diritti individuali ma si cercherà in tutti i modi di indebolire la classe media, l’unica classe sociale che avrebbe un’autonomia finanziaria per tentare una resistenza.
La classe media, attore principale della democrazia, ritroverà la precarietà alla quale credeva di essere sfuggita… il contratto avrà sempre la meglio sulla legge, i mercenari sugli eserciti, gli arbitri sui giudici’. Le multinazionali non saranno più soggette alle leggi degli Stati e vi saranno delle sedi arbitrali internazionali sovraordinate agli Stati stessi per dirimere le vertenze.
A mio avviso, sostiene Attali, lo stesso governo degli Stati Uniti perderà, probabilmente per ultimo, l’essenziale degli strumenti della sovranità.

In mancanza della potenza militare americana destinata a contrarsi è prioritario, per mantenere l’ordine mondiale, che le elite, tramite le loro strutture operative cioè le multinazionali bancarie, assicurative e tecnologiche, si dotino di tutti gli strumenti di coercizione necessari.
Ecco perché vediamo oggi questi sorprendenti e affrettati tentativi di eliminare la libertà di pensiero, di parola e l’autonomia anche finanziaria dei popoli.
Perché fra un po’ le elite non potranno più contare sul loro braccio armato, gli Stati Uniti, e dovranno sostituirlo con qualcosa d’altro.
Le ‘privatizzazioni’ progressive di tutto il possibile e le sostituzioni di tutti i centri decisionali pubblici con entità private (è quello che è venuto a fare Draghi in Italia) non hanno in realtà una motivazione economica (se non marginale) ma sono dovute alla necessità di controllo. Se un settore è sottratto al voto dei cittadini e affidato al ‘mercato’ (loro lo chiamano così ma di ‘mercato’ non c’è nulla, al massimo c’è un monopolio delle multinazionali) la democrazia si riduce e la morsa sulla autonomia dei cittadini si stringe, senza aver bisogno della CIA e del Pentagono.
Al vertice degli Stati occidentali c’è quindi bisogno di uomini, come Draghi e Macron, che sappiano quello che stanno facendo e portino a compimento tale processo di sottrazione alla democrazia di tutto il possibile, nei tempi più brevi possibile.

Il Covid-19 è stato, oltre che la più colossale sperimentazione genetica mai concepita, una grande opportunità a tal fine ed è stata sfruttata al massimo.
L’ecologismo, l’ambiente, il riscaldamento globale, la sovrappopolazione sono tutte patetiche finzioni della Ideologia della Scemenza che servono solo a giustificare l’imposizione di restrizioni alle masse, il trasferimento su di loro dei costi della grande crisi e la definitiva abolizione degli ultimi residui di democrazia.

Sorveglianza totale, privatizzazioni e dittatura della finanza e delle multinazionali sono cioè necessarie per evitare ribellioni, senza più la potenza degli Stati Uniti a fare da garante dell’ordine costituito.

Il prezzo di questo processo di abolizione della democrazia e del controllo dei popoli comporta però un indebolimento dell’Occidente nel panorama mondiale.
Le elite si potranno salvare dal crollo di Wall Street e degli Usa (che restano inevitabili nel medio termine) imponendo una trasformazione ‘cinese’ all’Occidente ma al prezzo di una apparente rinuncia all’egemonia mondiale.
L’Occidente resterà diviso, senza uno Stato guida, molto più povero, con un apparato industriale allo stremo e con masse diseredate che non aspettano che il momento giusto per appiccare all’albero più alto chi le ha ridotte così.

In questa ottica di razionalità geopolitica, l’operazione è sì molto rischiosa ma inevitabile per salvare le elite occidentali che si dovranno accontentare, forse, di un ruolo più marginale in un mondo nuovo dominato dall’oriente. Sempre che Russia e Cina non vengano travolte dalla stessa crisi mondiale, cosa niente affatto improbabile.

Attali sostiene infatti che è tutto previsto e che il processo continuerà a essere sotto controllo per sfociare in una sorte di iperimpero, questo sì mondiale. Le sue parole non vanno dimenticate per capire l’essenza degli obiettivi dei nostri Superiori Illuminati:
Se, fra mezzo secolo o anche meno, alcune compagnie di assicurazioni e di gestione di banche dati riusciranno a controllare le principali imprese e a imporre le proprie norme agli Stati, se mercenari privati prenderanno il posto degli eserciti, se la moneta delle imprese si sostituirà alle principali valute, allora l’iperimpero avrà trionfato’.

Non si deve immaginare un governo mondiale di tipo classico, con una capitale, una sua sede, un suo esercito, le sue istituzioni. Il governo mondiale sarà altro, molto più nascosto, quasi invisibile. Con gli Stati indeboliti e globalizzati, esso disporrà di armi micidiali, come quelle biologiche e sarà attrezzato per uccidere i leader locali che gli si oppongono e per sostituirli con suoi fantocci. Tutti i giorni vediamo sotto i nostri occhi la pochezza dei nostri governi, di quelli che dovrebbero essere i rappresentanti del popolo e l’omogeneità di tutti i poteri nel mettere in atto le direttive che provengono dall’alto.
Il Governo unico ma occulto dei nostri Superiori Illuminati è già realtà in Occidente e la pandemia lo ha reso visibile in modo chiarissimo.

Il suo funzionamento si baserà sui seguenti principi.
La Banca dei Regolamenti Internazionali a Basilea sarà uno dei principali centri di controllo, emanando regole contabili e finanziarie applicabili senza che nessuna legge mondiale le stabilisca. Ingiungerà ‘norme’ di bilancio agli Stati, senza le quali non potranno dotarsi del denaro necessario al commercio internazionale. Il sistema Swift impedirà a chiunque di opporsi, tema l’impossibilità di comperare alcunché, di pagare gli stipendi, di regolare ogni transazione. Ne abbiamo già avuto prova con le dimissioni imposte all’Ultimo Papa, Benedetto XIV, sotto la minaccia di espellere il Vaticano dal sistema Swift, facendolo sprofondare nel caos nell’arco di tempo di una notte (qui).

Numerosi ordini professionali emaneranno norme altrettanto ‘private’ di quelle finanziarie, i medici che si oppongono ai vaccini saranno espulsi dall’Ordine e non potranno più operare, i giornalisti analogamente saranno sospesi se si attarderanno a diffondere notizie sgradite, e così via.
Il settore ambientale assurgerà a fulcro della novella dittatura. Compagnie di assicurazione esigeranno che le imprese obbediscano a ‘norme’ emanate da agenzie internazionali per ridurre gli ‘sconvolgimenti climatici’. Le banche richiederanno improbabili certificati ambientali di buona condotta anche per concedere un prestito.

L’ICANN che oggi gestisce Internet, costituisce un bell’esempio di istanza internazionale autoproclamata’, ci indica Attali. Per ora è solo un paravento degli Stati Uniti ma acquisirà sempre più autonomia e nessuno potrà evitare di sottomettersi ai suoi diktat pena l’espulsione da internet.

Così come un ottimo modello di poteri internazionali autoproclamati sono le associazioni sportive tipo la FIFA e il CIO. Le squadre, come la Juventus e il Real Madrid, che hanno provato a ribellarsi sono state annientate nel giro di pochi giorni e, se vorranno sopravvivere, dovranno recarsi a Canossa con il capo coperto di cenere. Nessuno Stato ha solo pensato di intervenite nella questione.

Il Diritto sarà quindi essenzialmente basato su ‘norme’ emesse da soggetti privati, basate in ultima analisi sulla forza del monopolio.

Molto spesso non sarà necessario l’intervento degli Stati per punire i trasgressori perché il quadro giuridico globale prevede semplicemente l’emarginazione del ribelle e la sua espulsione dal sistema.
Il sistema giuridico degli Stati interverrà solo in ultima istanza, quando vi siano degli irriducibili che non si conformano alle direttive. Data la totale sudditanza alle elite di tutta la classe politica occidentale, lo Stato creerà facilmente il quadro giuridico che permetta il trionfo di tale modello e volentieri si occuperà della repressione dei dissidenti.

L’amministrazione ‘privata’ diventerà un settore particolarmente redditizio. Regole private saranno fatte rispettare inderogabilmente con il supporto di Stati corrotti che impediranno varie forme di libertà a chi non si sottometterà.
In fondo si tratta di estendere il sistema di controllo di internet a tutte le attività. La potenza del monopolio di Google, Facebook, Microsoft, Amazono, Apple è tale che il web è un sistema molto ordinato. Chi sgarra viene bannato, espulso e Più non dimandar.
Chiamare ‘capitalismo’ o ‘mercato’ questa mostruosità è del tutto fuorviante,

Il processo è iniziato da tempo. L’euro ne è stato il primo grande successo. Ha tolto la sovranità monetaria alle democrazie e l’ha concentrata in un monopolio privato (non tutti sanno ancora che banche centrali e BCE sono entità private e non pubbliche. La proprietà della BCE è delle Banche centrali, le quali sono di proprietà delle grandi banche. Si veda ad esempio Della Luna, Miclavez, €uroschiavi). Ma certo la pandemia ha reso molto più facile estendere il dominio privato alle restanti attività.
La salvezza dei miliardari, forti del controllo nella emissione del denaro (che sarà denaro privato, come l’euro, i bitcoin o la moneta detta Libra, emessa da Facebook ma anche una qualche forma di nuovo denaro, magari emesso dal FMI, sempre al di fuori di ogni controllo democratico), sarà affidata al controllo delle nazioni tramite politici corrotti o ricattati, a eserciti privati, ad arbitri e magistrature private, a servizi segreti privati.

Usare una pandemia creata in laboratorio per azzerare le istituzioni degli Stati nazionali e cancellare i diritti costituzionali di circa un miliardo di persone si è rivelato un gioco da ragazzi. Nessuna protesta, nessuna opposizione. Onore al merito a chi l’ha pensata così bene.
Forti di questo controllo totale sull’Occidente, le elite finanziarie potranno tentare un accordo di spartizione con la Cina (che è già in fase avanzata) e, eventualmente, con altri Stati autonomi sopravvissuti come la Russia e l’Iran, se mai sopravviveranno.
Questo è il Piano.

 

La guerra tra bande

Vi è però un’ultima criticità, secondo Attali, che potrà mettere in seria difficoltà il neonato Governo Mondiale.
Curiosamente egli non vede la Fine della Storia nell’iperimpero nelle multinazionali e della finanza, come invece fa Di Bernardo, ma prevede che intorno al 2050 arriverà una crisi causata da quelli che lui definisce ‘pirati’.
Per pirati egli intende mafie e movimenti terroristici, cioè organizzazioni criminali libere dalla legge. Gli stessi mercenari arruolati da molte organizzazioni mondialiste acquisiranno un elevato grado di autonomia e si potrebbero affrancare dai loro padroni. Questo accadrà tanto di più quanto più forti saranno le opposizioni geopolitiche all’ordine occidentale, che, ricordiamo, non è ancora un ordine mondiale.

Le potenti e occulte ‘istanze internazionali’ che domineranno l’impero occidentale sono infatti per loro natura deboli di fronte alle organizzazioni criminali. Mafie e organizzazioni terroristiche si troveranno infatti molto bene nel nuovo mondo privatizzato, operando infatti esattamente con le stesse regole dei nostri Superiori Illuminati, che altro non sono che una mafia di livello superiore.
Esse avranno buon gioco nel portare dalla loro parte masse sempre più incollerite, religioni sempre più emarginate, e un Islam sempre più numeroso etnicamente.
L’evoluzione degli armamenti, sempre meno costosi e portatili, le privilegerà (le mafie, ndr). Queste nuove armi saranno accessibili alle piccole nazioni, ai non-Stati, ai corsari, ai pirati, ai terroristi, ai mercenari, alle organizzazioni partigiane, alle mafie ai trafficanti di ogni sorta.
Per esempio, in un futuro prossimo, sarà possibile fabbricare una e-bomb per soli 400 dollari a partire da un condensatore, da una bobina di rame e da un esplosivo.’

Le e-bombs sono apparati elettronici in grado di distruggere reti di comunicazione e rendere cieco un intero esercito. Sono una evoluzione della bobina di Tesla, inventata a fine ‘800, così come altre armi elettroniche, basate sulla risonanza, che furono inventate già molti decenni fa (per maggiori informazioni si veda Maurizio Agostini, La Terra canta in Do, l’arma segreta di Guglielmo Marconi).
Ce lo spiega bene Attali: ‘Vedranno la luce altre armi: chimiche, biologiche, batteriologiche, elettroniche, nanotecnologie…armi chimiche saranno in grado di uccidere capi di governo senza essere individuate, verranno scatenate epidemie di massa a volontà (!!!, scritto nel 2016), armi genetiche complesse verranno un giorno dirette soprattutto contro alcuni gruppi etnici. Nanorobot delle dimensioni di un granello di polvere effettueranno missioni di sorveglianza e attaccheranno le cellule del corpo dei nemici’.
Queste armi non verranno sviluppate unicamente dai laboratori militari di grandi paesi ma anche da grandi aziende, da imprese i cui clienti sono i pirati’.

È proprio quello che è accaduto nel caso del Covid-19, arma biologica sviluppata al di fuori degli Stati, cosa che Attali aveva previsto lucidamente.
Insomma queste armi, alla portata di molte tasche, potrebbero ridurre l’esile controllo globale delle multinazionali a qualcosa di poco più che formale, perché il fatto che i pirati non hanno un territorio da difendere li protegge da molte reazioni: ‘I mafiosi non si accontenteranno del controllo della Colombia e dell’Afghanistan, gli estremisti islamici non si accontenteranno della distruzione di Israele o del ritiro americano dell’Iraq e dall’Arabia Saudita… Da sempre i pirati hanno attaccato i sedentari… l’impero romano è morto per questo’.

Sebbene Attali voglia terminare il suo libro con una nota ottimistica (intorno al 2060 vivremo tutti obbedienti, felici e contenti perché la ‘democrazia mondiale’ dei nostri Superiori Illuminati vincerà) tale conclusione appare del tutto gratuita e non sembra crederci molto neppure lui. Ha invece un chiaro timore che un qualche tipo di organizzazione possa danneggiare fortemente il complesso ordine policentrico messo in piedi dalle nostre elite.

Il parziale pessimismo di Attali è una vera novità.
In genere il Governo mondiale è visto come un punto di arrivo in cui la Fine della Storia è appunto definitiva. Attali invece, è tra i pochissimi che paventa il rischio che questo faticoso punto di arrivo sia provvisorio, anzi che duri molto poco, solo qualche decennio o meno, colpito al cuore da altre organizzazioni private con obiettivi diversi da quelli delle elite finanziarie.
È probabile che i nostri Superiori Illuminati siano consci di avere sì un enorme potere ma che, essendo molto pochi di numero, debbano forzatamente sfruttare catene di trasmissione repressive lunghe e potenzialmente infedeli. Essi sanno di essere particolarmente vulnerabili da attacchi di organizzazioni di tipo terroristico mirato a colpirli personalmente, del tipo della Setta degli Assassini.
Questa setta islamica scita, diffusa in medio oriente principalmente nei secoli XI-XIV, con a capo un misterioso Vecchio della Montagna, colpiva esclusivamente visir, califfi, sultani e altre persone di vertice. Lo stesso Saladino, riunificatore del mondo islamico in un unico grande impero, dovette scendere a patti con loro dopo aver subito numerosi attentati.
È cosa che non viene certamente divulgata con piacere ma che Attali sembra avere molto chiara in mente.

Inoltre le fantasiose elucubrazioni di Attali sui fantomatici ’pirati’ nascondono un qualcosa di molto più concreto che egli è restio ad esplicitare. Traducendo maliziosamente il suo pensiero lo possiamo ricondurre ad un fenomeno assai frequente nella storia: le divisioni che emergono tra i vincitori.
Vinta facilmente la battaglia contro i popoli, è possibile che i nostri Superiori Illuminati si separino in bande contrapposte per i più vari motivi, dalla divisione del bottino alle divergenze tattiche e strategiche.

Partirebbe quindi una ‘guerra tra bande’ e i misteriosi ’pirati’ non sarebbero altro che emergenti aggregazioni all’interno delle elite con diversi interessi. Attali ne teme gli effetti perché si tratta in effetti di un fenomeno quasi inevitabile.
I primi segnali sono già visibili. Ad esempio perpetuare l’operazione Covid all’infinito danneggerà molti che sembra si siano già organizzati come gruppo autonomo. Gli attacchi a Bill Gates e Antony Fauci sono già il prodotto di una ‘guerra tra bande’.

Un’altra faccia della stessa medaglia è che il depotenziamento degli Stati e la depopolazione mondiale possono essere portati avanti solo in un contesto di vero governo mondiale. Depopolare il solo Occidente, non si capisce proprio quale senso possa avere. Cina, Russia ma la stessa Nigeria, che tra qualche decennio avrà più abitanti dell’intera Europa, ne sarebbero così avvantaggiati da ignorare anche eventuali accordi di non interferenza presi in precedenza.

I tempi sono davvero maturi per l’estinzione della nostra razza e la nascita dell’Uomo Nuovo?
Non è che si è voluto forzare la situazione mettendo il qualche modo il carro avanti ai buoi, anticipare i tempi? Non è che il diavolo fa le pentole ma non i coperchi?

Una componente essenziale del Piano è il governo mondiale dell’UNO di Di Bernardo che però non esiste ancora. Il mondo in cui viviamo oggi sembra più vicino al mondo di Orwell, con tre superstati in apparente conflitto tra loro, che non a quello di Huxley con il suo governo mondiale.
L’Occidente, la Cina e la Russia sono quasi identici ai tre superstati orwelliani ma non del tutto.
Se la Cina è infatti una entità essenzialmente a-storica, in cui il passato è riscritto conformemente alle necessità del presente, e la cui complicità con le varie elite occidentali è assodata fin dagli anni settanta del secolo scorso, la Russia attuale resta ancora l’ultimo baluardo della civiltà giudaico-cristiana.

Non a caso Mosca fu chiamata la Terza Roma, alla caduta di Costantinopoli. Qui, oggi, la religione cristiana non è stata corrotta, il concetto di Storia è ben presente, i media non sono controllati dalle elite occidentali. Insomma la Russia di Putin costituisce per i nostri Superiori Illuminati un grosso ostacolo e non a caso il ‘Nemico’ per gli USA non è la Cina ma la Russia.

Per avere un vero governo mondiale e poter iniziare il depopolamento dell’uomo attuale e la sua sostituzione con l’Uomo Nuovo c’è assoluto bisogno che la Russia si conformi al Piano e che la sua attuale dirigenza sia sostituita.

Dopo il crollo dell’Unione Sovietica e l’avvento di Eltsin sembravano spalancarsi praterie per le oligarchie occidentali nell’assimilazione della Russia all’Occidente. Ma il popolo russo ha reagito e, forte di un profondo senso della nazione, ha messo al governo un grande statista con un consenso quasi plebiscitario. Putin è il maggiore intralcio non solo per il raggiungimento del governo mondiale ma anche per il raggiungimento del Piano B orwelliano, dei tre superstati solo in apparente conflitto tra loro.

Lo si è visto con la strategia da lui usata con il Covid-19. Invece di contrapporsi frontalmente, denunciando che non si trattava di una epidemia ma di un piano bio-terroristico, ha cavalcato la tigre e ha messo a punto un vaccino prima dell’Occidente.
Si è trattato di un’abilissima mossa di judo, in cui la Russia ha sfruttato la forza dell’avversario per avvantaggiarsi. Infatti il vaccino Sputnik V le ha permesso di accreditarsi in paesi non allineati come partner strategico e ha tamponato, sia al suo interno che nel mondo, l’intento totalitario di BigPharma e dei suoi mentori (qui).

L’Occidente ha reagito scompostamente cercando di colpire uno Stato alleato dei Russi, a pochi chilometri da Mosca. Lukashenko, il presidente bielorusso, aveva rifiutato una succosa offerta del FMI per adottare i protocolli occidentali contro il Covid (in particolare quelli italiani, che infatti si sono rivelati i peggiori di tutti).
Gli Stati Uniti hanno quindi organizzato un tentativo di omicidio di Lukashenko e di rivoluzione colorata nel paese. Con l’aiuto russo, nell’aprile 2021 i complottardi filo-americani sono stati scoperti e arrestati e il tentativo è fallito (vedi l’intervento di Putin alla Assemblea Generale Russa del 21 aprile 2021 qui).

Sul fronte interno russo Navalny, l’uomo su cui aveva puntato l’Occidente, è in carcere, ancora più debole di due anni fa e resta marginale dell’immaginario russo. Se si presentasse alle elezioni raccoglierebbe meno del 2% dei voti.

Certo Putin non può dormire sonni tranquilli perché la posta in gioco è troppo grande per i Signori Illuminati e lo sforzo per defenestrarlo non finirà certo qui. La situazione interna della Russia è più critica di quella che possa sembrare perché molti cittadini faticano ad arrivare a fine mese.
Il tentativo di avviare una rivoluzione colorata in Russia è alle porte, anzi ‘deve’ essere alle porte, magari sfruttando ancora un dilagare ‘aiutato’ del Covid-19.
Se riuscirà, il Governo Mondiale di Huxley è raggiungibile in tempi brevi perché la Cina è già da tempo incorporata nel piano.

Si può infatti sostenere che le società occidentali si siano ‘cinesizzate’, intendendo con questo che il controllo dei governi sulla società è diventato decisamente più oppressivo e soprattutto che l’ideologia ‘liberista’ con al centro i vecchi, romantici Diritti dell’Uomo, sia già stata sovrastata da un pensiero collettivista, da una dittatura sanitaria, che vede prevalere i Diritti della Collettività con la scusa della salute pubblica. Chi ritiene può chiamarla anche ‘dittatura comunista’: una piccola elite che tutto può, una massa ‘egualitaria’ che non può nulla con ‘Diritti della Collettività’ decisi colà dove si puote ciò che si vuole.

 

Il senso della Fine

Abbiamo descritto, con una certa dovizia di particolari, cosa accadrà all’umanità nei prossimi anni, almeno secondo la visioni di coloro i quali hanno lavorato alla Grande Opera da molto tempo.

Anche se ad oggi  si possa avere la sensazione che i tempi non siano ancora del tutto maturi per il Grande Reset e che forse dovremo attendere ancora un po’ per applaudire l’UNO di Di Bernardo, nulla toglie però all’afflato apocalittico dei tempi che stiamo vivendo.

É la Fine del Mondo, almeno del mondo come noi lo abbiamo conosciuto. Sta accadendo qualcosa di molto più grave di una semplice fine della democrazia e l’instaurarsi di una dittatura della sorveglianza in Occidente, magari per risolvere i problemi finanziari dei nostri miliardari.
Da Nietzsche in poi il senso della fine non era certo solo quello, era la fine della nostra civiltà, del nostro modo di pensare e di vivere e gli autori Massoni-Illuminati che abbiamo commentato lo confermano in pieno.

Inoltre, al di là della visione massonico illuminata degli eventi, esistono altre scuole di pensiero che descrivono i nostri tempi in modo altrettanto apocalittico ma opposto.
Un importante prelato, Mons. Viganò, interpreta la crisi in atto come lotta tra i Figli della Luce e Figli delle Tenebre (qui). Egli afferma che esiste un livello decisionale superiore a quello dei finanzieri che pensano solo alla loro sopravvivenza o a BigPharma che vuole solo vendere vaccini tossici. Un livello che chiama in causa direttamente il Mistero dell’Iniquità.

Secondo questa interpretazione il Grande Reset è sì un piano delle elite globali volto a demolire le basi della nostra società, la famiglia, il lavoro, la libertà, il rispetto per la vita umana, i diritti fondamentali dell’uomo per instaurare una tirannide tecnologica che sottometta l’umanità intera, ma è anche molto di più.

La religione cristiana nacque perché furono i banchieri usurai che fecero uccidere il suo profeta ma pochi lo sanno perché il loro potere era così forte da far addirittura cambiare la traduzione dei vangeli.
Gesù si adirò uno sola volta in tutte le scritture quando, infuriato, “rovesciò i tavoli dei mercanti(Matteo 21,12).
“Gesù entrò quindi nel Tempio e si mise a cacciare i mercanti dicendo: Sta scritto: La mia casa sarà casa di preghiera ma voi ne avete fatto una caverna di briganti. Ogni giorno insegnava nel Tempio. I gran Sacerdoti, gli Scribi e gli Anziani del Popolo cercavano il modo di ucciderlo ma non sapevano come fare perché tutto il popolo rimaneva rapito nell’ascoltarlo.” (Luca 19, 45-48).
Fu questo episodio che segnò la sua condanna a morte: “Lo seppero i Gran Sacerdoti e gli Scribi e cercavano come farlo morire. Avevano infatti paura di lui perché tutta la folla era ammirata dal suo insegnamento” (Marco 11,18).

Peccato che non si trattasse affatto di ‘mercanti’. La traduzione ufficiale dai vangeli sopra proposta (traduce volutamente in modo errato la parola greca τραπεζας  (pron. trapezas) che significa banchieri, non mercanti (anche in greco moderno ‘banca’ si traduce ancora così).
Le offerte al Tempio potevano essere pagate solo con una moneta speciale, il mezzo siclo del santuario, che conteneva mezza oncia di argento puro. Era l’unica moneta del tempo che non aveva raffigurata l’immagine di un imperatore romano pagano. I sacerdoti, in combutta con in cambiavalute che stazionavano davanti al tempio, si inventarono quindi che era l’unica moneta gradita a Dio. Per procurarsela il devoto ebreo doveva sborsare ben di più del suo valore intrinseco in argento. Gesù si adirò, unica volta nella sua vita, perché i banchieri usurai avevano trasformato la casa di preghiere in una caverna di briganti e per
questo motivo li scacciò, buttando all’aria i loro banchetti piene di monete. Per questo l’indomani Gesù fu condannato a morte, per aver osato toccare i banchieri usurai, non per altro. Sappiamo già da duemila anni che chi si oppone ai banchieri usurai deve morire.

Chi, duemila anni fa, aveva fatto nascere involontariamente il Cristianesimo, uccidendo il suo profeta, è ancora alla guida delle forze che stanno cercando ora di farlo scomparire.

Ma per Viganò la distruzione della civiltà umana e cristiana costituisce una tale abnormità che la finanza usuraia dei Rothschild e dei Rockefeller può essere solo il mezzo dietro cui agisce il Mistero dell’Iniquità, come duemila anni fa.

In questo la versione di Viganò (e di grande parte di un mondo cristiano ormai ammutolito dalle sconcezze di Bergoglio) e dei Massoni-Illuminati coincidono perfettamente.

Come abbiamo precedentemente illustrato, gli avvenimenti degli ultimi secoli non sembravano essere affatto casuali. Vi si notava come una progressione, un avanzamento di tesi millenaristiche, una serie di battaglie in cui i soldati massoni morivano ma il grande capo continuava a operare, al fine di togliere di mezzo tutti i katechon, gli oppositori alla Grande Opera, il principale dei quali era certamente la Chiesa cattolica. Abbiamo visto che questo obiettivo è stato raggiunto.

L’avanzamento ideologico post-cristiano è passato attraverso la sostituzione delle vecchie aristocrazie con la finanza e l’affermarsi di una ideologia catto-laicista basta sui Diritti dell’Uomo, in cui tutti gli uomini sono uguali (come nel cristianesimo) e le costituzioni degli Stati sono scritte tenendo a mente la Liberté, l’Egalité e la Fraternité.

Ma oggi questo passaggio, ancora facente parte integrante della tradizione giudaico-cristiana, è giunto alla fine della sua utilità e viene fatto evaporare sotto i nostri occhi come se non fosse mai esistito, lasciando spazio al mostruoso Mondo Nuovo Totalitario senza che si oda alcuna voce di dissenso di un qualche rilievo.

Davvero è questa la cosa più sconcertante: più di due secoli di storia laica, di rivoluzione francese e americana, dimenticati nello spazio di un mattino a causa di un virus proveniente dalla Cina. Chi avrebbe mai potuto pensarlo? Quale forza ‘umana’ può aver avuto un potere così enorme?

Le distopie del Novecento di Huxley e Orwell erano pensate per essere ‘senza Storia’ e si perpetuavano per un tempo indefinito, sempre uguali a sé stesse. Ma, per Mons. Viganò, non finisce così: dopo la tribolazione degli Ultimi Giorni, ci attende il ritorno di Cristo e il Giudizio Universale, il Maligno sarà definitivamente sconfitto e la Storia finirà ma bene per alcuni e male per altri.

La descrizione degli Ultimi Giorni fornitaci dai nostri Superiori Illuminati, per quanto originale e suggestiva, ha infatti un qualcosa di già sentito, di deja vu. Rieccheggia, in parte e con le ovvie differenze, la Fine del Mondo come descritta dai testi apocalittici delle grandi religioni.

È davvero stupefacente ritrovare descrizioni simili sia nella Bibbia ebraica, che in quella cristiana, che nei Vangeli e incredibilmente anche nel Corano o nei testi di Zoroastro e costatare che vi si racconta, in fondo, la stessa storia di Di Bernardo e Attali, solo da un diverso punto di vista.

Esaminiamo per prima la tradizione ebraica presente nella Bibbia. Non si può non riconoscere nel Re iniquo del profeta Daniele, che si innalza sopra ogni dio, l’UNO di Di Bernardo, che pone mano alla modifica genetica dell’essere umano, la scimmia che si è fatta finalmente Dio:
Questo Re agirà a suo piacimento e diventerà orgoglioso al punto di esaltarsi al di sopra di ogni divinità, proferirà insolenze inaudite contro il Dio degli dei e prospererà, fino al colmo dell’ira, poiché ciò che è deciso, sarà compiuto’ (Daniele 11, 36).

Ma non sarà per sempre, la venuta dell’arcangelo guerriero Michele, per gli ebrei, porrà fine al regno dell’iniquità che dominava su tutta la Terra. ‘La quarta bestia, significa che verrà al mondo un quarto regno, diverso da ogni altro, il quale mangerà tutta la Terra, la schiaccerà e la stritolerà (il Governo mondiale)… Proferirà parole insolenti contro l’Altissimo, perseguiterà i santi dell’Altissimo e cercherà di cambiare tempi e leggi. I santi verranno dati in suo potere per un tempo, più tempi e mezzo tempo. Infine avrà luogo il giudizio: a costui sarà tolto non solo il potere ma sarà distrutto e annientato per sempre’ (Daniele 7, 23-26).

Noi uomini-uomini non riusciamo a contrapporci alla forza sovra-umana del Maligno che domina il mondo e dovremo attendere l’arcangelo Michele (per gli ebrei) e le sue forze celesti per vincere.
Fortunatamente il giudizio universale degli ebrei non salverà solo il popolo eletto ma tutti i popoli: ‘Li benedirà il Signore degli eserciti: Benedetto l’Egitto, mio popolo, l’Assiria, opera delle mie mani, e Israele, mia eredità’ (Isaia 19,25). Che i nemici storici di Israele, l’Assiria e l’Egitto, siano benedetti dal Signore negli ultimi giorni è cosa quasi incredibile per una cultura etnocentrica come quella israelita, ma ci conforta.

Dopo la vittoria di Michele e la venuta di Elia, che dovrà convertire le genti per evitare che Dio le stermini alla sua venuta, arriverà il Messia ebraico, la figura centrale degli Ultimi Tempi. Egli sarà un discendente del re Davide e quindi della tribù ebraica di Giuda e sarà il re non solo degli ebrei ma di tutti i popoli. Il famoso passo di Isaia non lascia dubbi: ‘È poca cosa che tu sia mio servitore per ristabilire le tribù di Giacobbe e ricondurre i superstiti di Israele. Ecco, io ti pongo a luce delle genti e per portare la mia salvezza fino agli ultimi confini del mondo’.
Il Messia ebraico è un precursore della fine dei tempi e la sua venuta è il più importante segno che siamo al redde rationem. Il Messia radunerà gli ebrei nella Terra Promessa e ricostruirà il Tempio di Gerusalemme. Quando gli ebrei, riappropriatesi della Palestina dopo duemila anni, inizieranno la costruzione del Tempio forse saremo agli ultimi giorni.

La figura biblica di un Redentore alla fine dei Tempi, non è però una vera novità. Prima degli ebrei i persiani di Zarathustra avevano elaborato un pensiero analogo. Essi vedevano la fine del mondo e della Storia con la venuta di Saosyant, il loro Salvatore universale. I Re Magi del nostro presepe ricordano proprio questo: i primi che credettero nella venuta del Salvatore erano stati proprio loro. Questa tradizione si tramandò nella religione di Mitra per poi confluire nel Cristianesimo. Forse fu per questo che Nietzsche intitolò il suo libro profetico proprio a Zarathustra.

I Tempi Ultimi cristiani presentano molte similitudini con quelli ebraici. Gli ultimi giorni, cominciati con la venuta di Cristo, finiranno con la sua seconda venuta. Egli tornerà ‘come un ladro nella notte’ (Matteo 24, 42-44). ‘Vegliate dunque perché non sapete né il giorno né l’ora’ (Matteo 25,13).

Ma prima della sua seconda venuta il Male spadroneggerà per il mondo. Sarà l’epoca della grande apostasia e del regno dell’Anticristo. ‘Vi sarà allora una tribolazione sì grande quale non vi fu mai dall’inizio del mondo fino ad ora né mai vi sarà’ (Matteo 24, 21).

Non saranno solo i tempi in cui la fede verrà rinnegata sotto l’operare di diverse entità (che qui raggrupperemo sotto il nome Anticristo per semplicità) ma saranno anche tempi di catastrofi. Per dirlo direttamente con le parole di Gesù: ‘Vi saranno grandi terremoti, pestilenze e carestie in vari luoghi, fenomeni terribili e grandi segni nel cielo’ (Luca 21,11).

La pestilenza è già arrivata nel 2020. Quando arriveranno i terremoti, le carestie e i segni nel cielo sarà giunta l’ora. Non è forse un caso che molti comincino a parlare di ‘segni nel cielo’, di UFO e di extraterrestri, siano essi le schiere celesti che vengono in nostro aiuto o forze demoniache che contribuiranno alla nostra distruzione.

Secondo la tradizione cristiana prima della venuta di Gesù dovremo quindi cercare di sopravvivere in una Terra dominata di un Anticristo che assomiglia davvero molto all’UNO di Di Bernardo. Non dovrebbe essere troppo difficile riconoscere in lui l’Anticristo delle Scritture perché dirà una cosa e farà, nascostamente, l’opposto.
La menzogna è infatti la più riconoscibile caratteristica del Grande Ingannatore.

Sarà lui quello che ci negherà le cure per il Covid-19 e ci vorrà convincere che i vaccini sono la nostra unica speranza, che ci propinerà l’Ideologia della Scemenza, del riscaldamento globale, degli OGM, del 5G, promettendoci così che il nostro frigorifero potrà comunicare con la nostra lavatrice?

Ma soprattutto l’Anticristo:
fece sì che tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e servi ricevessero una impronta sulla loro mano destra o sulla loro fronte di modo che nessuno possa comprare o vendere, se non chi aveva l’impronta, il nome della bestia o il numero del suo nome’. (Ap 13, 16-17).

Chi quindi vuole abolire il denaro contante per farci vendere o comperare solo se abbiamo un microchip 5G installato sotto pelle, il Marchio della Bestia, non può che essere lui l’Anticristo.
Il suo potere si fonderà sul controllo degli scambi e della ricchezza. Senza la sua ‘moneta’ non si potrà né vendere né comprare.

Come facesse San Giovanni, nel primo secolo d.C., a sapere che vi sarebbe stata l’abolizione del contante e che senza un microchip marchiato in fronte non si sarebbe potuto né vendere né comprare non è dato sapere.

Di certo questa profezia impressionante ci induce a proseguire nel racconto per verificare se i testi sacri siano così precisi anche sul dopo.
Il culmine del potere dell’Anticristo sarà la realizzazione di un governo mondiale (la Grande Babilonia) che comprenderà tutti i popoli della terra (‘le fu dato potere sopra ogni tribù e popolo e lingua e nazione’ (Ap 13, 7)) ma sarà effimero (‘ricevette la facoltà di agire per quarantadue mesi (Ap 13, 5)). Che sia proprio la profezia di questi quarantadue mesi, davvero pochi, a preoccupare così tanto Attali?

Sempre per San Giovanni la battaglia finale avverrà nei pressi di Gerusalemme, in un luogo chiamato Armagheddon (la montagna di Meghiddo, nel nord della Palestina). Tutti i popoli saranno coinvolti nella lotta tra i Figli della Luce e i Figli delle Tenebre, e nel luogo dove tutto ha avuto inizio tutto avrà fine.
Le forze del Maligno sembreranno preponderanti ma : ‘Poi vidi il cielo aperto ed ecco apparire un cavallo bianco. Chi vi sta sopra è chiamato il Fedele e il Verace…Egli porta sul mantello e sul fianco un nome scritto: Re dei Re e Signore dei Signori’ (Ap 19,11-16).
È Gesù che ritorna e sconfigge le forze del male con una vittoria rapida e repentina (San Paolo 2 Tessalonicesi 2,7).

Dopo l’Armagheddon vi saranno 1000 anni di pace e tutti quelli che non avevano adorato la Bestia regneranno con Cristo. Sarà solo dopo i suddetti mille anni che Satana verrà sciolto dalla prigione e vi sarà il giudizio definitivo (Ap 20) con la resurrezione dei corpi.

Gli Ultimi tempi della religione cristiana non sono quindi molto diversi da quelli ebraici: nella prima arriva il Messia (che, attenzione, anche nella religione ebraica è Messia universale), nella seconda arriva il Cavallo Bianco che porta Gesù.

Anche nel Corano gli Ultimi Tempi saranno caratterizzati dalla perversione degli uomini, da disastri naturali e dalla apparizione del Messia Ingannatore, un perfetto equivalente dell’Anticristo cristiano, che comanderà su tutto il mondo (fuorché sopra La Mecca e Medina).
E, incredibilmente, anche per gli islamici il Messia Ingannatore sarà distrutto dalla venuta di Gesù (sì, è proprio il nostro Gesù che per l’Islam è il più grande profeta prima di Maometto): ‘A nessuno è dato il potere di distruggere il Messia Ingannatore se non a Gesù, figlio di Maria’ (Tayalisi, Musnad 2504 come riportato in Mario Polia e Gianluca Marletta, Apocalissi).
Anche qui lo scontro finale si svolgerà a Gerusalemme, alla Porta di Ludd e anche qui vi sarà un periodo di pace dopo la distruzione delle forze del male prima del Giudizio Universale.

In conclusione non solo la tradizione giudaico-cristiana ma anche quella islamica vedono la fine del mondo in modo sostanzialmente simile: un falso profeta che comanda su un mondo devastato e depravato, sarà infine sconfitto dalle forze del bene in una battaglia che si svolgerà a Gerusalemme. Dopo di che seguirà un periodo di pace, prima del Giudizio Universale.

Dal suo punto di vista Di Bernardo e Attali sostengono la stessa cosa, salvo che il falso profeta riuscirà vincitore e potrà porre fine alle religioni del Libro e alle loro vetusto pensiero, sostituendo la razza umana con qualcosa d’altro.
Un curioso parallelismo che mostra come la concezione del tempo giudaico-cristiana, con un inizio, un percorso e una fine, è dura a morire anche nei suoi più irriducibili oppositori.

Ciò che noi vediamo oggi sotto i nostri occhi non è in grado di darci delucidazioni definitive su chi vincerà la sfida e su come morirà la Storia.
Per ora vediamo solo il Mistero dell’Iniquità dilagare per ogni dove e agire con la massima spudoratezza senza incontrare alcuna opposizione degna di nota. Non c’è bisogno di alcuna fede per ammettere che il Grande Ingannatore è dovunque e ci segue ad ogni passo, basta aprire gli occhi e le orecchie. La sua vittoria totale sembra solo questione di tempo. Credere che il Diavolo esista e Dio no, pur nella sua assurdità, è cosa facile per noi ultimi uomini.

Possiamo anche concordare altrettanto facilmente con i nostri Superiori Illuminati e con la Tradizione giudaico-cristiana, che noi uomini-uomini non siamo in grado di battere la Forza Sovra-Umana che ci sta sterminando.
Non ne abbiamo né l’intelligenza, né la coesione né le capacità necessarie.
La scimmia nuda si sarà anche fatta dio ma quel dio certo non siamo noi, che nulla possiamo.

Possiamo solo affidarci alla speranza che l’Antica Promessa di mandarci in soccorso le schiere celesti venga onorata.

Per ora, il Dio delle religioni del Libro non si vede ancora.
Forse invocarLo in nostro aiuto sarà vano, ricordaGli del suo popolo morente sarà inutile, forse Lui non verrà.

Ma abbiamo qualche altra alternativa?

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